Spatial relationship perception in the dyslexic child: a novel interpretative clue?

La percezione dei rapporti spaziali nel bambino dislessico: una nuova chiave interpretativa?

Carlo Aleci, Carla Bredariol, Laura Sciandra, Elisa Bimbi and Mario Musso.

Bollettino di Oculistica 2001, 80: 283-286. 

 

Even if dyslexic subjects do not suffer from visual defects as detected in the common clinical practice, it is likely an impairment in spatial relationship perception (SRP) takes place. In particular, a significant anisotropy may hamper the development of the normal lexical strategy. In the present study this aspect has been investigated by means of eidomorphometry™. Abnormal vertical anisotropy is found in a group of patients, so that their visual perception tends to shrink the objects along the horizontal axis.

By interpreting this condition like a sort of ‘selective ambliopia’ in the spatial relationship rather than in the acuity resolution domain allows to disclose novel rehabilitative solutions in the neuro-ophthalmological field.

 

Se i soggetti dislessici non mostrano deficit visivi nell’accezione classica del termine, è peraltro possibile che presentino un’alterazione della percezione dei rapporti spaziali (PRS) ed in particolare la presenza di un’ anisotropia importante tale da impedire l’organizzazione di strategie di lettura efficaci. Con l’eidomorfometria abbiamo voluto indagare questo aspetto. I risultati depongono per la presenza di un’anisotropia verticale anomala nei pazienti, tale da indurli a percepire la realtà come s fosse compressa lungo l’asse orizzontale. Interpretare questa condizione come una sorta di “ambliopia selettiva” non nel dominio dell’acuità visiva di risoluzione (come inteso nell’accezione classica) bensì in quello dei rapporti spaziali significa dischiudere nuove possibili strategie riabilitative di pertinenza neuroftalmologica.

 

 

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