Colored Filters and Dyslexia. A Quick Gliding over Myth and (Possible) Reality

Filtri Colorati e Dislessia. Un Rapido Volo sul Mito e sulla (Possibile) Realtà

 

Carlo Aleci

 

Neuro-Ophthalmology & Visual Neuroscience, 1(1), 18-21, 2014

 

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Since the early Eighties, a great deal of literature is debating the rehabilitative role of colored filters in developmental dyslexia. It has been advocated that the use of the so-called “intuitive overlays” and of individually chosen colors can be beneficial in disabled readers, improving reading rate and/or comprehension. However, in absence of a sound theory accounting for the individual preferences in color, such approach lacks scientificity and its putative effectiveness is likely to depend on placebo effect. Notwithstanding, it has been shown that the magnocellular pathway, whose abnormal inhibition is believed to be responsible for part of the reading impairment in dislexics, can be sensitive (and as such modulated) by certain light wavelength. In particular long wavelengths (red light) would have a suppressive effect whereas short wavelengths (blue light) would enhance its function. Based on this rationale, research on colored filters and its applicability on reading disabilities might provide a promising rehabilitative approach.

 

Fin dai primi anni Ottanta una notevole mole di studi ha dibattuto il presunto ruolo rivestito dai filtri colorati nella riabilitazione della dislessia evolutiva. Si è sostenuto che l’utilizzo dei cosiddetti “overlays intuitivi” e di filtri il cui colore è di volta in volta scelto dal paziente può essere di aiuto, migliorandone la velocità di lettura e/o la comprensione del brano. Eppure in assenza di un solido presupposto teorico che giustifichi le preferenze individuali nel colore, tale approccio manca di scientificità e la sua presunta efficacia con ogni probabilità è interpretabile come effetto placebo. Nonostante ciò si è osservato che la via magnocellulare, la cui anomala inibizione sembra in parte responsabile della difficoltà di lettura nel dislessico, è sensibile (dunque modulabile) a certe lunghezze d’onda. In particolare le lunghezze d’onda lunghe (luce rossa) avrebbero un ruolo soppressivo addizionale mentre lunghezze d’onda brevi (luce blu) ne migliorerebbero la funzionalità. Sulla base di questo presupposto la ricerca sui filtri colorati e la sua applicabilità nelle difficoltà lessicali potrebbe svelare un promettente (e razionale) approccio riabilitativo.

 

Keywords: Dyslexia, Colored Filters,Intuitive Overlays, Blue Light, Red Light, Magnocellular, Wavelengths.

 

Keywords: Dislessia, Filtri Colorati, Intuitive Overlays, Luce Blu, Luce Rossa, Magnocellulare, Lunghezze d’Onda.