Improving Crowding in Dyslexic Children by Visual Training: Conflicting Results from a Single-masked Crossover Pilot Study.

Miglioramento del Crowding in Bambini Dislessici mediante Visual Training: Risultati Conflittuali da uno Studio Pilota in Singolo Mascheramento con Cross-Over.

 

Carlo Aleci, Lorenzo Canavese, and Riccardo Cafasso.

 

The British Journal of Medicine and Medical Research, 4(20): 3720-3733

 

 

 

Aims: To evaluate the effectiveness of visual training aimed at reducing crowding in dyslexic childrenStudy Design: Single-masked crossover pilot study. Place and Duration of Study: University of Turin and the Gradenigo Hospital, Department of Ophthalmology, Turin, between January and November 2013. Methodology: 15 dyslexic children underwent a visual training devised to reduce crowding. Patients were asked to recognize trigrams of letters with different spacing displayed at different eccentricities on both sides of the fixation point. As a placebo half of the sample was administered a contrast sensitivity test. Average reading rate for words and non-words with different interletter spacing was measured before and after the visual training and the placebo. The sample was divided into two subgroup: G1, who was first administered the training, and G2, who underwent first the placebo trial. Results: After the training in G1 reading rate for words increased from 1.54 syl/sec (±0.60) to 1.74 syl/sec (± 0.64) (P= .001). Reading rate for non-words improved from 0.94 (0.68-1.55) syl/sec to 1.03 (0.85-1.63) syl/sec. No significant improvement was found after the administration of the placebo (T2) when testing words and non-words. Analysis of variance showed a significant placebo x treatment effect for words (P= .001) and a barely significant effect for non-words (P= .05). In G2 no significant improvement was found after the placebo both at words and non-words (from 1.69 syl/sec [±0.83] to 2.01 syl/sec [±0.94] for words, from 1.07 syl/sec [±0.51] to 1.08 syl/sec [±0.50] for nonwords). In this group the training increased the reading rate for words and non-words (from 2.01 syl/sec to 2.12 syl/sec [±1.13]; non-words: from 1.08 syl/sec to 1.22 syl/sec [±0.59]). However, analysis of variance did not show a significant effect of the treatment (words: P= .70; non-words: P= .85). Conclusion: Factors other than visuoperceptive, in particular the phonological impairment, could help to account for the controversial results obtained in the small group of dyslexic children recruited in this study. In future investigations, performed on a larger sample, a classification aimed at ruling out patients mainly affected by phonological defects should be considered, in order to select the appropriate target suitable for such kind of approach.

 

Scopo dello studio: Valutare l’efficacia del visual training mirato a ridurre il crowding nei bambini dislessici. Disegno dello Studio: Studio pilota in singolo mascheramento con crossover. Luogo e Durata dello Studio: Ospedale Gradenigo di torino, Dipartimento di Oftalmologia e Università di Torino, Servizio di Ortottica. Metodi: 15 bambini dislessici sono stati sottoposti a visual training mirato a ridurre l’effetto affollamento. Ai pazienti era richiesto di riconoscerew triplette di lettere con differete spaziatura presentate a differenti valori di eccentricità a destra ed a sinistra del punto di fissazione. Come placebo a metà del campione è stato somministrato un test di sensibilità al contrasto. La velocità di lettura media di parole e non-parole con differenti spaziature è stata misurata prima e dopo la somministrazione del visual training e del placebo.  Il campione è stato suddiviso in due gruppi: G1, al quale è stato somministrato prima il training, e G2,  che ha ricevuto prima il placebo. Risultati: Dopo il training in G1 la velocità di lettura di parole è passata da 1.54 (±0.60) a 1.74 (±0.64) syl/sec (P=.001). La velocità di lettura delle non-parole è passata da 0.94 (0.68-1.55) a 1.03 (0.85-1.63) syl /sec.  Nessun miglioramento significativo si è invece registrato dopo la somministrazione del placebo (T2) sia alla prova con le parole che a quella con le non-parole. L’analisi della varianza (ANOVA) ha mostrato un significativo effetto placebo X trattamento per le parole (P=.001) ed un effetto ai limiti della significatività per le non-parole (P=.05). In g2 non si è riscontrato alcun miglioramento significativo dopo il placebo, sia alla prova con le parole che a quella con le non-parole (da 1.69 syl/sec [±0.83] a 2.01 syl/sec [±0.94] per le parole, da 1.07 syl/sec [±0.51] a 1.08 syl/sec [±0.50] per le non-parole). In questo gruppo, sebbene il visual training abbia migliorato la velocità lessicale in entrambe le condizioni di lettura (parole: da 2.01 syl/sec [±0.94] a 2.12 syl/sec [±1.13]; non- parole: da 1.08 syl/sec [±0.50] a 1.22 syl/sec [±0.59], l’analisi della varianza non ha confermato l’effetto migliorativo del trattamento (parole: P=.70, non-parole: P=.85). Conclusioni:  la compresenza di altri fattori oltre a quello visuopercettivo,  in particolare la compromissione fonologica, potrebbe chiarire i risultati conflittuali ottenuti nel campione di dislessici reclutati in questo studio. In futuri esperimenti, da condursi su campioni più vasti,  dovrebbe essere prevista una classificazione. Ciò nell’intento di escludere i pazienti con prevalente compromissione fonologica allo scopo di selezionare i bambini potenzialmente più responsivi a questo approccio riabilitativo.

Keywords: Dyslexia, Visual Training, Crowding, Reading rate, Trigrams.

 

Keywords: Dislessia, Visual Training, Crowding, Velocità di Lettura, Trigrammi.

 

 

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