About me
I was born in 1969, Europe. After attending the secondary school focusing on humanities, in 1993, at the age of 23, I graduated in medicine with a thesis on diabetic retinopathy. However, my growing inclination for more theoretical approaches made me qualify as an Ophthalmologist in 1997 with a dissertation on an experimental psychophysical exam, the Eidomorphometry, that I have personally developed to evaluate spatial relationship perception and the related anisotropy of the visual system. Since the date of its release, the test has been used in my department to study several clinical conditions like dyslexia, strabismus, amblyopia, vertigo,and cerebral visual impairment.
After going on practicing ophthalmology for two years at the Low Vision Center, Turin University, I was appointed consultant at the Center of Neuro-Ophthalmology where I remained until 2004. In the same year I earned my Ph.D. in Ophthalmological Sciences, with a doctoral dissertation titled curvature analysis, spatial relationship perception and quality of vision in neurophysiological and ophthalmological field.
In 2000 I was awarded for the study titled "Spatial relationship perception in the dyslexic child: a novel reading key?" which theorized a novel hypothesis on the visuoperceptual impairment in dyslexic children: the theory of the perceptive shrinking. The same year I was awarded again for the monograph titled Neuro-Ophthalmology (in Italian), and interviewed by the official journal of the Italian Ophthalmological Society, The Italian Ophthalmologists.
My findings in normal subjects were later formalized in the paper “Evaluation of spatial anisotropy by curvature analysis of elliptical targets” published in the Open Ophthalmology Journal (2008). The results in dyslexic children and the theory of the perceptive shrinking were published two years later on Cortex with the title “Spatial relationship perception and developmental dyslexia”. A new diagnostic platform to assess visuoperceptual impairment in neuro-ophthalmology and dyslexia, the TETRA analyzer™, has been validated at the University of Turin and Milan, and currently used in Italy. A version suitable for the U.S. is under preparation.
Beside psychophysics, my second field of interest is the study of the visual field. My studies on the sensibility to polarized light across the visual field in glaucomatous patients, carried out during the specialization training, and the related theory of the barostress-induced phylogenetic regression has been considered so intriguing that in 1997 the study titled "Polarized Light Perimetry and glaucoma: the possibility of differential sensitivities as a function of the polarization axis" was awarded as the best research at the XXII meeting of the North Western Opthalmological Society.
From 2001 to 2005 I worked at the Center of Neuro-Ophthalmology of the University of Turin, aiming in particular at investigating the visual aspects of developmental dyslexia. More theoretical than clinical, Iam an ex- member of the Italian Perimetric Society and a member of the International Perimetric Society (IPS). As a staunch advocate of multidisciplinarity, I joined for about 2 years the Interdisciplinary Study group of Posturology in collaboration with The Gnatologic Department and the Otorinolaringoiatric Department of the University of Turin and, in 2006, the Research and Interdisciplinary Formation in Mathematics and Biomedicine Group (MeRIMa).
In 2006 I moved to the Gradenigo Hospital, Ophthalmology Department, where I worked until 2018, making a great deal of effort to put together clinical activity and research in visual psychophysics and neuro-ophthalmology.
More recently my interests involve space medicine as well and, as a member of the Moon Village Association, I have been invited in 2019 to give a lecture on the effects of space radiations and microgravity on the human eye in astronauts.
Since 1998 I teach Strabology to trainers in Orthoptics at the University of Turin and since 2013 I am professor on contract of Psychophysics of Vision.
Winner of the Award for Research in Ophthalmology in 2001, I am Editor-in-Chief of Neuro-Ophthalmology & Visual Neuroscience and reviewer of some international journals.
Sonoo nel 1969 a Torino. Dopo avere frequentato il Liceo Classico, mi sono laureato in medicina con una tesi sulla retinopatia diabetica. Eppure la mia crescente attitudine verso approcci più teorici mi ha portato nel 1997 a specializzarmi in oftalmologia con una tesi basata su un nuovo esame psicofisico sperimentale, l’Eidomorfometria. L’eidomorfometria è stata sviluppata personalmente per stimare la percezione dei rapporti spaziali e la relativa anisotropia del sistema visivo. Negli anni a seguire sono stati sottoposti al test bambini dislessici e altri tipi di pazienti come gli strabici, gli ambliopi, i soggetti vertiginosi o quelli affetti da alterazioni neurologiche, testimoniando in questi casi la presenza di una distorsione del senso dello spazio. Dopo un periodo biennale presso il Centro di Ipovisione della Clinica Oculistica di Torino, sono stato nominato consulente presso l’allora neonato Centro di Neuro-Oftalmologia, ove rimarrò fino al 2004. Nello stesso anno ho conseguito il Dottorato di Ricerca in Scienze Oftalmologiche con una tesi dal titolo “analisi delle curvature, percezione dei rapporti spaziali e qualità della visione in ambito neurofisiologico ed oftalmologico”. Nel frattempo, continuando le indagini lungo la medesima linea di ricerca, il mio studio dal titolo “percezione dei rapporti spaziali nel bambino dislessico: una nuova chiave interpretativa?” che presentava una nuova ipotesi sull’alterazione visuopercettiva nel bambino dislessico (la teoria dello shrinking percettivo) veniva insignito del premio Prog. Grignolo per l’anno 2000.
Lo stesso anno ricevevo assieme ad altri collaboratori il premio Prof. Gallenga per la migliore monografia dal titolo “neuroftalmologia”. Sempre nel 2000 rilasciai un'intervista sull’eidomorfometria alla rivista L’Oculista Italiano, organo ufficiale della Società Oftalmologica Italiana.
I reperti ottenuti in ambito fisiologico venivano formalizzati nell’articolo “Evaluation of spatial anisotropy by curvature analysis of elliptical targets” pubblicato nel 2010 su The Open Ophthalmology Journal. I risultati sui bambini dislessici e la teoria dello shrinking percettivo venivano resi noti sulla rivista Cortex nello stesso anno con un lavoro dal titolo "Spatial relationship perception and developmental dyslexia”.
Forte di questi riscontri, ho messo a punto in quegli anni una piattaforma diagnostica atta alla valutazione delle alterazioni visuopercettive in campo neuroftalmologico, il TETRA Analyzer™, attualmente diffuso sul territorio nazionale. Una versione per il mercato statunitense è in fase di elaborazione.
Un secondo ambito di interesse è la perimetria e lo studio del campo visivo.
Le indagini sulla sensibilità alla luce polarizzata nei pazienti glaucomatosi, iniziate ai tempi della scuola di specializzazione, e l’ipotesi correlata della regressione filogenetica da barostress è stata ritenuta abbastanza interessante da meritare nel 1997 il premio per la miglior ricerca al simposio annuale della Società Oftalmologica Nord occidentale (SONO) con lo studio intitolato “Perimetria a Luce Polarizzata e glaucoma: possibile acquisizione, nell’occhio glaucomatoso, di sensibilità differenziali in rapporto all’asse di polarizzazione”.
Più teorico che clinico, sono stato membro della Società Italiana di Perimetria e sono attualmente membro dell’International Perimetric Society. Risoluto sostenitore dell’approccio multidisciplinare, ho preso parte al Gruppo di Studio Interdisciplinare di Posturologia in collaborazione con il dipartimento di Gnatologia dell’Università di Torino e nel 2006 del Gruppo di Ricerca e Formazione Interdisciplinare in Matematica e Biomedicina (MeRIMa) presso la facoltà di Matematica.
Più recentemente i miei interessi hanno investito anche l'ambito della medicina aerospaziale e, socio della Moon Village Association, sono stato invitato nel 2019 relazionare in occasione dell'outreach organizzato in concomitanza con il congresso internazionale di astronautica .
Dal 2006 al 2018 ho lavorato presso l’Ospedale Gradenigo di Torino in un costante sforzo volto a conciliare l’attività clinica routinaria con la sua vera vocazione di ricercatore. Dal 1998 insegno all’Università di Torino per il corso di Laurea in Ortotttica ed Assistenza Oftalmologica argomenti correlati alla neuroftalmologia e dal 2013 sono professore a contratto di Psicofisica della Visione.
Vincitore del Premio Gallenga per la Ricerca in Oftalmologia nel 2001, sono Editor-in-Chief di Neuro-Ophthalmology & Visual Neurioscience e revisore di diverse riviste internazionali.