Introduzione alla METAMORFOMETRIA
For more than a century, the Amsler grid on cardboard is used to reproduce areas of perceptual distortion (metamorphopsia) in patients suffering from central retinal pathologies (maculopathy). It consists of a white quadrangular grid on a black background and a white fixation spot at its centre. The subject keeps his gaze steady on the fixation point and marks by a pencil the region of the grid perceived as distorted. Even if the exam is sensitive and specific, it does not provide a quantitative analysis. In fact, the area of metamorphopsia is simply delineated by the mark of the patient and the operator cannot but visually compare the subsequent maps to judge if a worsening has occurred. For these reasons we decided to implement the procedure by devising a program (metamorphometryã) that quantifies not only the size but also the width of the defect detected by the Amsler test. The method consists of grids differing for a parameter, such as contrast, presented sequentially. The size as well as the width of the scotomatous region is obtained via probabilistic summation of the extent on the grid reported as abnormal in sequential presentations. Preliminary results suggest the metamorphometry may be a fast, versatile and cheap tool for the screening and follow-up of patients with maculopathy.
La griglia di Amsler su cartoncino è una tecnica utilizzata da più di un secolo per evidenziare aree di percezione distorta in pazienti affetti da patologie della retina centrale. Il test, in forma cartacea, consta di un reticolo quadrangolare bianco su sfondo nero e un punto di fissazione al centro. al soggetto, che mantiene lo sguardo sul punto di fissazione, è richiesto di segnare sulla griglia con una matita i confini della regione in cui percepisce il reticolo distorto, in virtù della lesione nella zona retinica corrispondente. L’esame, utilizzato per il monitoraggio funzionale di patologie della retina centrale (maculopatie), è sensibile e specifico ma ha il difetto di non fornire dati numerici: infatti l’area di distorsione (o “metamorfopsia”) non è calcolata ma semplicemente rappresentata dal tracciato. L’operatore dunque non può che limitarsi al confronto di mappe sequenziali, valutando per comparazione se l’estensione del difetto è aumentata, diminuita o rimasta immutata. E’evidente che in questo modo non è possibile applicare valutazioni statistiche sulla variazione del deficit.. In virtù di ciò, abbiamo allestito un programma informatico (metamorfometriaã), capace di quantificare e analizzare l’estensione del difetto. Il test prevede la presentazione sequenziale di griglie che differiscono per un parametro, ad esempio il contrasto. L’esame non si limita alla semplice rappresentazione dell’estensione del difetto ma, sfruttando il fenomeno della sommazione probabilistica, è in grado di stimarne la profondità. Riteniamo che nella patologia maculare e nelle lesioni retiniche circoscritte del polo posteriore dell’occhio la metamorfometria possa essere un ausilio rapido, versatile ed economico per lo screening e il follow-up dei pazienti con maculopatia.
La versione demo della Metamorfometria è disponibile a soli scopi di ricerca e valutazione (non commerciali) per chiunque ne faccia richiesta a This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it..