Dyslexia and spatial relationship perception: a novel hypothesis.
Dislessia ed alterazione della percezione dei rapporti spaziali: una nuova ipotesi.
Carlo Aleci, Monica Dogliani, Carla Bredariol, Mario Musso and Federico Maria Grignolo.
Presented at the 82nd meeting of the Italian Ophthalmological Society, SOI., Rome, November, 10-23, 2002.
Aim of the study: to evaluate if a causal factor of developmental dyslexia may rely on an alteration of spatial relationship perception (SRP) ad in particular abnormal vertical anisotropy. According to this perspective the difficulties in text resolution would be due to distorted perception of the relationship between sequential graphemes.
Materials and methods: 15 dyslexic patients ( mean age 10 years ±3) with visual acuity 1.0 and no ocular or general pathologies underwent eidomorphometry™, a psychophysical text able to evaluate SRP. Reading speed and accuracy has been measured as well by the MNREAD (© 2000 J. Sthephan, Mansfield, Minnesota) charts in standard conditions and after widening the horizontal extent of the area occupied from each sentence. In this way we expect to counter the abnormal SRP vertical anisotropy found at eidomorphometry. Results obtained in the pathological sample have been compared to those gathered from a control normal sample.
Results: unlike controls, dyslexic children showed a statistically significant improvement of their reading skill in the widening conditions.
Conclusions: Dislexia seems to be related to an early SRP alteration. Whether such a finding would be confirmed, a rehabilitation program aimed to lower the abnormal anisotropy of the visual system by selective stimulation/penalization techniques may be possible in future.
Scopo del lavoro: valutare se la causa della sindrome dislessica possa essere una alterazione della percezione dei rapporti spaziali (PRS), in altri termini la presenza di un’anisotropia verticale anomala, per cui le difficoltà incontrate nella risoluzione del testo sarebbero ascrivibili alla percezione distorta delle relazioni tra graferni sequenziali.
Materiali e metodi: 15 pazienti dislessici (età media 10 anni ± 3). con visus pari a 10/10 e senza altre patotogie oculari e/o generali. sono stati sottoposti ad eidomorfometria©, tecnica psicofisica in grado di valutare la PRS. È stata poi misurata la loro velocità ed accuratezza di lettura mediante tavole ottotipiche MNREAD (© 2000 J. Sthephan, Mansfield, Minnesota) prima in condizioni standard, poi modificando le proporzioni della frase in maniera da ampliarne lo “sviluppo” orizzontale. In questo modo verrebbero neutralizzati i valori abnormi di anisotropia verticale riscontrati nei pazienti all’eidomorfometria. I risultati sono stati confrontati con quelli ottenuti da un gruppo di controllo.
Risultati: a differenza dei controlli, nei dislessici sì evidenzia un miglioramento statisticamente significativo dell’abilità nella lettura se testata con le tavole modificate.
Conclusioni: la dislessia pare imputabile ad una precoce alterazione della PRS. Se tale risultato dovesse essere confermato, è prospettabile in futuro un trattamento riabilitativo volto a ridurre l’anisotropia anomala del sistema visivo mediante tecniche di stimolazione/penalizzazione selettiva.